Otsukimi è una festa importante e molto sentita in Giappone. È la celebrazione della prima luna piena autunnale e la tradizione vuole che si mangino gli otsukimi dango, dei dolcetti a base di farina di riso glutinoso che ricordano proprio la luna piena.
Secondo i giapponesi i crateri lunari ricordano l’immagine di un coniglio seduto su un mortaio e un pestello. Ma vediamo bene perchè, partendo dalla sua interessante leggenda.
I protagonisti della nostra storia sono quattro animali, amici tra di loro: una scimmia, una lontra, uno sciacallo e un coniglio. Durante il giorno della meditazione decidono di portare avanti opere di bene. Nel loro cammino incontrano un vecchio viandante, affamato e stanco, e decidono di aiutarlo. Si impegnano a procurargli del cibo. La scimmia, abilissima ad arrampicare, gli porta della frutta appena colta; la lontra, molto brava a nuotare, gli consegna tanto pesce fresco; lo sciacallo ruba in una casa delle provviste e le pone ai piedi del vecchio. Il coniglio, che non ha grandi abilità, decide di donare se stesso. Si getta quindi nel fuoco e dona la sua stessa carne al vecchio. Il viandante, che in realtà è la divinità induista Ṡakra, si commuove e decide di onorare il gesto del coniglio dipingendo la sua immagine sulla faccia della luna, in modo che venisse ricordato da tutti. Il coniglio è seduto su un mortaio e un pestello per preparare i mochi.
Ecco perchè, quindi, l’Otsukimi si festeggia offrendo dolcetti di riso glutinoso alla luna: gli otsukimi dango, che la ricordano nella forma e nel colore.
Ma cos’è una festa giapponese senza un po’ di kanji!!
Eccone qui alcuni legati a questo momento particolare:
月
per questo kanji prendiamo in considerazione (per ora) tre letture principali, comunque legate alla luna: se preso da solo si legge TSUKI (il cui significato è luna, appunto), se associato ai kanji 曜日 (di cui vedremo poi le letture e i significati) diventa GETSUYŌBI (lunedì). Di nuovo, se preso da solo, può assumere il significato di mese e si leggerà GATSU (o getsu in base ai casi);
見
questo kanji si legge MI e significa vedere, guardare. 月見 vorrà quindi dire “guardare/vedere la luna”;
兎
so che è difficile immaginarlo, ma questo è il kanji per USAGI, che significa coniglio. Non è facile da vedere, ma se si guarda attentamente si noteranno la testa, il corpo e le zampette dell’animale. Ci vuole immaginazione, certo!!
火
molto più facile da associare è questo ideogramma. Si legge HI e significa fuoco. Se associato ai kanji 曜日 assumerà il significato di 火曜日 (KAYŌBI), martedì. Per ora ci concentriamo su questi due e lasciamo termini meno piacevoli come incendio alla prossima volta!
餅
quasi impossibile da immaginare, questo è il kanji di MOCHI, i dolci che il coniglio sulla luna prepara!
E visto che durante la festa di Tsukimi che abbiamo preparato per voi mangerete un obentō, vorrete sapere come si scrive!! ecco qui il suo kanji: お弁当.
Per ora impariamo questi, che sono già parecchi e alcuni abbastanza difficili! Con i prossimi articoli ci addentreremo meglio nel fantastico mondo dei kanji!!