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Il tuono abbassa la voce

雷乃収声

Oggi inizia 秋分 Shūbun – ovvero è finalmente l’Equinozio d’autunno. Similmente all’equinozio di primavera, il giorno e la notte hanno la stessa durata, e dopo questo giorno il sole diventa più debole e più corto. La stagione sta gradualmente virando verso l’inverno.

C’è l’usanza di visitare le tombe durante la settimana intorno all’equinozio d’autunno, poiché si dice che questo sia il giorno in cui il sole tramonta verso ovest, dove si trova la Terra Pura secondo il buddismo, consentendo alle persone di comunicare con i loro antenati. Come dice il proverbio, “Il caldo e il freddo arrivano fino all’equinozio”, il caldo del giorno inizia ad attenuarsi nel periodo dell’equinozio d’autunno e i segni dell’autunno si fanno più visibili. D’ora in poi le giornate si accorciano gradualmente e ci dirigiamo verso le lunghe notti autunnali.

23–27 Settembre

雷乃収声 – Kaminari sunawachi koe o osamu: Il tuono abbassa la voce

Questa microstagione fa il paio con “Kaminari Koe wo Hassu” ovvero la voce del tuono si fa sentire, che si trova all’incirca all’inizio della primavera.

Durante l’estate, in questo periodo i tuoni che accompagnano gli acquazzoni si attenuano. È come se fosse un tuono lontano, il rumore che producono i temporali autunnali è più calmo. In Giappone  “il tuono lontano” è il segno che annuncia la fine dell’estate.

Fisicamente il tuono è il suono dell’impatto prodotto quando l’aria attorno al fulmine si espande rapidamente a causa della quantità di calore rilasciata durante la scarica elettrica. In autunno diminuisce la quantità di calore generata dalla scarica elettrica e quindi diminuisce il volume del tuono, come se “abbassasse la voce“. La stagione dei tifoni è finita, il caldo è completamente scomparso e l’aria comincia improvvisamente a raffreddarsi. È anche il momento in cui si sente chiaramente che l’autunno è arrivato e si sente il profumo dell’osmanto, iniziano a fiorire i gigli rossi e il clima mite autunnale continua ad accompagnare le giornate.

I fulmini aiutano a far crescere il riso

Nel folklore giapponese il tuono è strettamente legato al riso. Le nuvole temporalesche portano benedizioni di pioggia per l’agricoltura e i lampi che vi scaturiscono sono descritti come “fulmini”, un simbolo che in giappone viene associato alla cultura della coltivazione del riso.

Dall’antichità si ritiene che il tuono, chiamato anche 「稲妻」inazuma e「稲光」inabikari (sempre fulmine), aiuti la crescita del riso e che anni con molti temporali porteranno a un raccolto eccezionale. 雷 “Kaminari” è una parola stagionale che rappresenta l’estate, ma “Inazuma” è una parola stagionale per l’autunno. Nelle risaie colpite dai fulmini, il riso cresceva bene e si diceva che le spighe maturassero quando un fulmine le colpiva, da qui deriverebbe il nome di “moglie del riso“, presente in inazuma 稲妻: il kanji 妻 indica proprio questo, è il pittogramma con cui si indica “moglie”. Nelle lingue e nei dialetti antichi è anche chiamato いかずち ikazuchi、ごろつき gorotsuki、かんなり kannari、e らいさま raisama.

Questa leggenda del fulmine che faciliterebbe la crescita del riso ha un fondamento scientifico: i fulmini, infatti, provocano cambiamenti chimici nell’ossigeno e nell’azoto presenti nell’aria, creando ossidi di azoto, che sono fertilizzanti naturali, e cadono sulla terra con la pioggia. Questo ossido di azoto è lo stesso del fertilizzante a base di azoto e aiuta la crescita del riso e di altre piante. Anche i funghi come gli shiitake sembrano crescere in risposta ai fulmini.

Il carattere per 雷 “kaminari” significa anche 雨に田んぼ (ame ni tanbo) ovvero “campo di riso sotto la pioggia” e l’origine della lettura “kaminari” è 「神鳴り」ovvero “l’eco, il suono potente della divinità“.

L’autunno

Il cielo è bellissimo in autunno. Nuvole sottili che sembrano scomparire e nuvole paffutelle ma piccine con forme soffici e interessanti. Molto bella è anche l’alba che colora le nuvole di un colore giallo pallido. Al posto delle maestose nuvole temporalesche contro il cielo blu profondo che troviamo in estate, nel cielo compaiono うろこ雲 (Uroko kumo) ovvero “nuvole di scaglie” e いわし雲 (iwashi kumo) nuvole di sardine. Questi sono in realtà nomi diversi per la stessa nuvola, entrambi sono tipi di cirrocumuli che si formano in alto nel cielo.

L’autunno 秋 è scritto come 火 (hi) ovvero “fuoco” e 禾 (nogihen) che si riferisce alle spighe di riso e di grano.

Ma cos’è il “fuoco”? In effetti, il nome deriva dal fatto che le locuste apparivano in gran numero in autunno e divoravano i raccolti, quindi i contadini bruciavano le locuste con il fuoco per proteggere i cereali e come rito per pregare per un raccolto sicuro e abbondante. Dopo ulteriori indagini, si è scoperto che la parola 秋 “autunno” originariamente conteneva l’elemento 虫 “insetto” ed era composta da una combinazione di 虫, 禾 e 火 .

A me personalmente invece piace pensare alle foglie rosse che infuocano letteralmente i giardini e i boschi giapponesi di un rosso caldo e profondo.

Appuntamento al 28 settembre!

Il tuono abbassa la voce ultima modifica: 2023-09-23T07:01:00+02:00 da Chiara-san
72 stagioni giapponesi

In questa stagione

Chiara-san
Chiara-sanhttp://www.foodandcrafts.it
Ama il Giappone in tutte le sue forme, quando non programma siti web, cucina, legge e cuce cosplay. Parla del Giappone anche mentre dorme.

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