Piatto tipico delle Izakaya giapponesi, il sugarello fritto – Aji fry – アジフライ (pronunciato Ajifurai) – è tutt’altro che un semplice stuzzichino. Arrivato di recente nelle pescherie italiane e poco conosciuto il Suro è un pesce azzurro, saporito e versatile.
Per la frittura viene eviscerato ed aperto a libro, infarinato e impanato col panko, poi fritto e servito immediatamente. Ogni izakaya ha il suo particolare segreto per rendere sempre diverso l’aji fry, variando la consistenza della panatura, il tempo di cottura e la qualità dell’aji utilizzato, ricavandone un piatto sempre diverso.
Il sugarello
Il sugo, suro o sugarello è pesce azzurro, fa bene ed è pieno di omega 3. Assomiglia alle sarde e agli sgombri ma ha colore grigio-giallo e la caratteristica è una striscia di acuminate spine che partono dalla coda e arrivano a metà lunghezza, da ambo i lati del pesce. I sugarelli standard che si trovano in italia arrivano intorno ai 20-25 centimetri di lunghezza. Inoltre è un pesce davvero economico, si trova a circa 6-8 euro al chilo.
Si può cuocere sia in umido, che bollito o a vapore, ma il suo meglio lo dà fritto.
La ricetta del sugarello fritto o aji fry
La ricetta base del sugarello prevede che venga pulito dalle spine laterali, eviscerato ed aperto a “farfalla” (aprendolo dalla schiena) scartando la testa e la parte finale del ventre che contiene una spina. Se non riuscite a casa, fatevelo pulire in questo modo dal pescivendolo.
Ingredienti per 2 persone
4 sugarelli freschi aperti a farfalla
2 uova
farina 00
panko o pane grattugiato fresco in maniera grossolana
sale
succo di zenzero fresco
1 cucchiaio di sake
Procedimento
Friggete i sugarelli in abbondante olio di semi caldo, a circa 175° gradi, per un paio di minuti. Serviteli caldi.
Guarnizione
Servite gli aji fry con del cavolo tagliato a striscioline sottili, uno spicchio di limone e accompagnatelo con salsa tartara o salsa okonomiyaki.
La ricetta è tratta dal mio sito Food&Crafts e rivista da me alla luce dell’esperienza televisiva Nippon ni ikitai.