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The 8-Years Engagement – la nostra recensione

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The 8 year engagement, il fidanzamento lungo 8 anni, (titolo originale 8 nen goshi no hanayome – 8年越しの花嫁) è una storia d’amore che vi farà ritrovare la fiducia nell’umanità e anche consumare una considerevole quantità di fazzolettini.

Uscito in Giappone a Dicembre 2017 ha venduto 2 milioni e mezzo di biglietti ed è stato un successo. Presentato alla ventesima edizione del Far East Film Festival di Udine come una “storia romantica strappalacrime” The 8-Years Engagement mantiene le promesse. Si piange, si piange tanto, si fa il tifo per i protagonisti e si vorrebbe quasi entrare nella pellicola per dargli supporto e incoraggiarli.

Quando siamo entrate nel Teatro Giovanni da Udine, peraltro pienissimo, eravamo pronte ad una storia stucchevole e sdolcinata fatta per toccare le corde del pubblico femminile ma The 8-Years Engagement ci ha sorpreso. Con un ritmo pacato ma costante il regista, Zeze Takahisa, è riuscito a raccontare i protagonisti in modo così intimo che già a meno di metà film ci sembrava di conoscerli personalmente e ci siamo sentite per tutta la durata della proiezione come se la loro storia ci toccasse da vicino.
E non eravamo le uniche. La ragazza alla mia sinistra singhiozzava senza ritegno e l’omone alla mia destra tentava di dissimulare malamente l’occhio lucido e qualche lacrima ribelle che non era in grado di ricacciare indietro. Personalmente ho fatto del mio meglio per trattenere il fiume in piena dei sentimenti ma si sono rotti gli argini molto presto e non ho potuto fare a meno di farmi trasportare nel vortice di The 8-Years Engagement.

Nota di merito alla protagonista femminile, la giovanissima Tsuchiya Tao, perché ha svolto egregiamente il difficile compito di mostrare tutti i lati del carattere della protagonista, prima vivace e bambinesca e poi cauta e introversa e soprattutto, in larga parte del film, devastata dalla sua malattia.

Il protagonista maschile invece, Sato Tekeru, è stato una personale, e piacevole, riscoperta. Ho passato tutto il film a pensare che fosse una faccia conosciuta per poi arrivare alla fine e ricordarmi di averlo visto per la prima volta nel dorama Rookies dove lo avevo quasi totalmente ignorato. Ammetto di non essere stata lungimirante perché Sato Tekeru è cresciuto tanto e riesce ad interpretare un ruolo complesso senza cadere nel rischio di farlo diventare uno stereotipo. Per farla breve un film da vedere senza esitazioni!

Attenzione seguono spoiler

La storia raccontata nel film è la vera storia di Mai e Hisashi, due ragazzi che si incontrano durante un gokon, una cena a cui partecipano un numero pari di uomini e donne e che ha l’esplicito fine di creare delle coppie e portare al matrimonio. Il primo approccio tra i due è disastroso, Hisashi non si sente bene e per tutta la serata non mangia e non beve quasi nulla partecipando pochissimo alla conversazione. Quando il gruppo esce dal ristorante e decide di continuare la serata al karaoke Hisashi saluta dicendo che lui invece andrà a casa. Mentre il resto del gruppo si incammina Mai, infastidita, raggiunge Hisashi e lo rimprovera per il suo comportamento che ha quasi rovinato la serata a tutti. Quando Hisashi si scusa e le spiega che in realtà non era molto socievole solo perchè non si sentiva bene Mai, subito cambia atteggiamento e i due iniziano a conoscersi e a piacersi. Da questo incontro nascerà una storia d’amore che culmina in una proposta di matrimonio sotto le stelle.

Quando mancano ormai pochi mesi al matrimonio Mai inizia a soffrire di preoccupanti amnesie e in seguito ad una crisi particolarmente grave, durante la quale non riconosce nemmeno lo stesso Hisashi, entra in coma con una diagnosi atroce.

Nonostante le speranze di riavere la sua Mai siano prossime allo zero Hisashi non si arrende, perchè lui, meccanico di professione, è uno che aggiusta le cosee ce la metterà tutta, negli 8 anni seguenti, per aggiustare Mai e riportarla alla vita. Con una determinazione e una tenacia che solo una persona profondamente innamorata e devota può avere Hisashi raggiunge Mai in ospedale tutti i giorni, non lo fermeranno la pioggia, il freddo e non si arrenderà nemmeno quando i genitori di Mai proveranno ad allontanarlo esortandolo e rifarsi una vita e dimenticarsi di Mai.

La trama del film è classica e ci sono innumerevoli pellicole che raccontano storie simili ma the 8 years engagement colpisce perché è autentico, nessuna guarigione miracolosa, nessun colpo di scena, solo una straordinaria storia d’amore, raccontata con semplicità e delicatezza, che vi farà uscire dal cinema con gli occhi lucidi ma anche con il sorriso nel cuore.

The 8-Years Engagement – la nostra recensione ultima modifica: 2018-04-24T01:03:41+02:00 da Stefania Versaci
Stefania Versaci
Stefania Versaci
Arriva in Giappone per la prima volta nel 2011 con una borsa di studio dell’università di Osaka. Cinque anni più tardi, dopo innumerevoli viaggi, sposa Naohisa, incontrato all’università. Attualmente vive a Kyōto e fa la guida professionista per chi vuole scoprire la sua città.

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