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ViaggiYamadera, il tempio della montagna immerso nel silenzio

Yamadera, il tempio della montagna immerso nel silenzio

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Il silenzio

penetra nella roccia

un canto di cicale.

 Bashō


Matsuo Bashō
(1644-1694), uno dei maggiori poeti di haiku, decise, nel 1689, di intraprendere un viaggio nel nord del Giappone e dalla sua esperienza nacque Lo stretto sentiero verso il profondo Nord (奥の細道 – Oku no Hosomichi), un diario di viaggio in prosa intervallato da componimenti poetici (haibun).

In quel periodo il nord del paese era una zona poco conosciuta e ostile, dove nessuno aveva interesse a recarvisi. Forse è stato proprio questo ad aver incuriosito il poeta. Ancora oggi la regione del Tohoku è poco frequentata dai turisti occidentali e questo la rende un luogo perfetto per chi è stanco delle città e dei luoghi di culto affollati e vuole scoprire un Giappone autentico e ancora poco abituato allo straniero. Il tempio Yamadera è un perfetto esempio di questi tranquilli angoli di pace.

paesaggio yamadera yamagata tempio

Il Tempio Yamadera (山寺, letteralmente “Tempio di montagna”) è un complesso  incastonato tra le montagne a 20 minuti di treno da Yamagata, ed è un buon punto di partenza per scoprire il selvaggio Nord. Bashō rimase incantato da questo luogo (a cui dedicò l’haiku in apertura) e non è difficile capirne il perché.

Già il viaggio in treno, a due carrozze, da Yamagata alla stazione di Yamadera è ricco di emozioni. Sembra  di essere in un film di Miyazaki, e tutto intorno è campi e montagne, natura pura. Una volta arrivati alla stazione si intravede il complesso che si inerpica su per il monte. Non è difficile orientarsi, il paese è veramente piccolo, una volta usciti dalla stazione si attraversa il ponte Hokubashi, si gira a destra e, finiti i negozi, si sale sulla sinistra.

yamadera yamagataIl mio consiglio è quello di andarci la mattina presto, godersi il tempio e poi all’ora di pranzo perdersi nella via principale, ricca di negozi di souvenir ma soprattutto di ristoranti con vista fiume. La zona è famosa per la soba, preparata in tutte le salse, ma qualsiasi cibo non deluderà; la regione di Yamagata, contrariamente a quanto si pensa del Giappone, è ricca di frutta e verdura.

tempio yamadera yamagata come arrivare matsuo basho

Il complesso templare, il cui vero nome è Hojusan Risshakuji fu fondato nell’860 da Jikaku Daishi (794-864) un prete buddista della setta Tendai. Si dice che visitarlo aiuti a proteggersi dalla cattiva sorte e che porti buona fortuna al proprio percorso di vita.

scalini yamadera yamagata autunno

Attraversato il portale troviamo i primi templi e monumenti, di cui uno dedicato a Bashō, prima della vera e propria entrata, dopo la quale vi aspettano 1100 gradini immersi nel bosco. Alberi centenari vi faranno compagnia tra i monumenti in pietra che troverete lungo il percorso, i templi in pietra minori e tanti piccoli Jizō, con il loro cappellino e bavaglino. Dopo la Niōmon, dove i due guardiani del tempio fermano coloro dal cuore malvagio, sorgono gli edifici più importanti, tra cui l’Oku no in, centro spirituale di Yamadera, e  il Godaidō, un Kiyomizudera in miniatura che offre una splendida vista sulla valle circostante.

niomon yamadera yamagata autunno tempio

Una volta scesi non dimenticatevi di passare dal ponte di Bashō, dove potrete leggere, scolpiti in rilievo, dei suoi famosi haiku (altro che lucchetti qua!).

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Visitandolo si ha un contatto intimo e intenso con la natura circostante, ci si rigenera e ci si sente una piccola parte del tutto.  Yamadera da il meglio di sé in autunno, la temperatura è piacevole, il cielo è  azzurro con luci calde che tutto avvolgono, e i colori delle foglie degli alberi sono un’esplosione di rosso, arancio e giallo declinati in diverse sfumature. Per i più temerari consiglio però l’inverno, meglio dicembre, dove nevica in abbondanza ma non come a gennaio e febbraio, quando muoversi diventa un problema.

scalini yamadera yamagata inverno come arrivare

jizo yamadera yamagata statua neve

A dicembre tutti i negozi sono chiusi, ma quello che vivrete vi ripagherà di questa mancanza.  Tutto è avvolto dal silenzio e dal candore della neve, il tempo impiegato per salire è maggiore, dovendo stare attenti a non scivolare a ogni gradino, ma il paesaggio, i templi, e i piccoli Jizō coperti di bianco vi riempiranno il cuore di gioia e bellezza. È un percorso non solo di visita ma anche dentro sé stessi, dove si realizza l’importanza del contatto con la natura per noi esseri umani, che davanti a tanto splendore diventiamo piccoli piccoli e dobbiamo solo essere riconoscenti.

tempio yamadera yamagata neve

Tornando a cose più terrene, dalla parte opposta della stazione ci sono altri due punti di interesse. Uno è lo Yamadera Basho Memorial Center che presenta materiali che riguardano l’opera del grande poeta  Lo stretto sentiero verso il profondo Nord e un video sulla sua vita. È inoltre possibile bere del Matcha  (tè verde giapponese in polvere).

tempio yamadera yamagata inverno

L’altro luogo che merita una visita è lo Yamadera Goto Museum of Art, aperto nel 1994 da un collezionista privato, Suejiro Goto, che espone opere, sia quadri che sculture, di artisti europei del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento. È curioso scovare queste collezioni in paesi sperduti tra i monti del Giappone, ed è proprio il luogo particolare e il loro numero limitato a conferire alle opere una bellezza e dignità che, forse, nei nostri musei affollati andrebbe persa.

Il complesso è raggiungibile dalla stazione di Yamagata, dove parte un treno JR ogni ora per Yamadera, direzione Sendai (20 minuti, ¥ 240). L’entrata costa invece ¥ 300.
Sito del tempio: https://www.yamaderakankou.com/

Prima di visitare lo Yamadera date un ripasso a come si visita un tempio giapponese.

tempio yamadera yamagata invernoYamadera Yamagata in inverno tempio

Yamadera Yamagata how to get to shrine in japan

Yamadera, il tempio della montagna immerso nel silenzio ultima modifica: 2018-11-29T18:32:22+01:00 da Marta Rovida
Marta Rovida
Marta Rovida
Laureata in storia dell’arte cerca di sopravvivere nel mondo delle mostre. Ama viaggiare, la montagna, i gatti e, naturalmente, il Giappone.

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