A metà giugno in Giappone, comincia la stagione delle piogge che si protrae fino a luglio inoltrato per poi lasciare spazio a un’estate afosa e umida.
Tsuyu, l’origine e il significato della stagione delle piogge
Tsuyu, in giapponese la stagione delle piogge, non sembrerebbe essere il periodo ideale per visitare il giappone, ma le piogge in realtà sono brevi e lasciano un frescolino delizioso insieme a sprazzi di sereno.
梅雨
i due kanji che compongono la parola lasciano intendere un meraviglioso significato: il primo 梅 è prugne e il secondo è 雨 pioggia. Il senso è poeticamente una pioggia di prugne poichè è in questo periodo che i pruni producono frutta e si produce l’umeshu, il liquore a base di ume.
Le piogge non sono assicurate per tutto il giorno, quindi potrebbe essere una buona occasione per visitare il Giappone in uno dei periodi più scarichi dell’anno dal turismo. Inoltre molti templi e luoghi assumono un’atmosfera tutta particolare sotto la pioggia, come ad esempio i boschi del Koyasan oppure un bagno presso le onsen all’aperto in solitaria.
Il teruterubozu
Lo avrete visto sicuramente appeso alle finestre o agli angoli delle pensiline, questo curioso attrezzo è un amuleto che si crea a partire da un fazzoletto di carta e assomiglia a un fantasmino. Il teruterubozu viene fissato vicino alle finestre perchè si crede che possa spaventare le nuvole e far allontanare la pioggia, che in questo periodo sorprende improvvisamente i passanti. Il suo nome significa letteralmente “monaco brilla brilla” てるてる坊主, in riferimento ai raggi del sole.
Come consiglio generale conviene portarsi l’ombrello sempre dietro, ma lo tsuyu, la stagione piovosa in realtà nasconde piacevoli momenti come la fioritura delle ortensie, il fiore tipico di questo periodo umido.
Le ortensie hanno origine in Giappone
Non a caso si chiamano anche Rose del Giappone, le ortensie sono uno dei fiori più venerati nel sol levante, loro paese d’origine. Fioriscono in questo periodo dando luogo a spettacolari paesaggi multicolore e sono oggetto di matsuri e feste particolari.
Ajisai – 紫陽花 – questo il loro nome nipponico, sono il simbolo di questo periodo e si possono ammirare in moltissimi templi in tutto il Giappone, sebbene quelli nella zona di Kamakura siano i più rinomati.
L’ortensia viene ripresa in tantissimi oggetti stagionali, dalle spille per capelli alle stoffe per i primi yukata estivi, dalla cartoleria fino ai wagashi per la cerimonia del tè che riprendono le sembianze di questo fiore che viene chiamato anche nanahenge, ovvero le sette trasformazioni.