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L’etichetta giapponese degli ombrelli

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L’estate in Giappone è la stagione delle pioggie (tsuyu) e l’ultima cosa che si vorrebbe è trovarsi sotto un acquazzone senza un ombrello! Vista l’enorme attenzione all’etichetta ed alle buone maniere, bisogna stare attenti a come ci si comporta.

Eccovi cinque piccoli consigli per quando girate in una giornata piovosa, così da restare asciutti ed evitare figuracce.

1) Dove comprare un ombrello

Se improvvisamente inizia a piovere, la cosa più semplice da fare è correre al convenience store (kombini) più vicino, così intanto andate al coperto e poi potete comprare uno degli ombrelli in plastica trasparente così diffusi nella stagione delle piogge. In Giappone gli imbrelli grandi sono molto popolari, visto che proteggono meglio. Quindi è facile capire perchè nei minimarket ci siano ombrelli di ben 70cm dal costo di soli 500 Yen.  Questi ombrelli sono fantastici, ma non bisogna averne cura:  non sono particolarmente robusti e non sono fatti per durare. Inoltre non sempre resistono ai venti forti.

Se rimanete in Giappone per un periodo abbastanza lungo, forse è il caso di investire qualche soldo per comprare un modello più robusto e magari più elegante.  Gli ombrelli si possono comprare anche nei grandi magazzini come Atré o nei negozi di elettronica tipo Bic Camera o anche in negozi specializzati tipo COOL MAGIC SHU di Tokyo (vende SOLO ombrelli).

2) Non siate disordinati!

In Giappone ci sono moltissimi modi per evitare di creare delle pozzanghere all’ingresso. All’esterno dei negozi ci sono spesso dei portaombrelli dove lasciare, appunto, l’ombrello. In alcuni posti, come i musei, i portaombrelli sono anche bloccabili.

Se non ci sono dei portaombrelli, molto probabilmente trovere una spugna per asciugare l’ombrello o in distributore di sacchetti.  Basta inserire l’ombrello nel distributore, tirarlo e, come per magia l’ombrello non schizzerà gocce sul pavimento. Normalmente ci sono dei bidoni per gettare i sacchetti usati, assicuratevi di smaltirli correttamente!

Nei palazzi degli uffici o nei centri commerciali potreste trovare questo dipo di asciutatori. Basta farci scorrere in mezzo l’ombrello fino a quanto sarà abbastanza sciutto da poter essere portato all’interno.

3) gettare l’ombrello

Se si usa l’ombrello in Giappone è molto probabile che prima o poi una improvvisa raffica di vento pieghi il vostro povero ombrello come un origami. Ovviamente questo rende l’ombrello inutilizzabile, ma, soprattutto, lo rende un pezzo di spazzatura che bisogna portarsi dietro come promemoria del suo tradimento. Alcuni decidono di lasciare gli ombrelli rotti nei portaombrelli di un negozio o semplicemente li buttano per strada: non fate così!

I giapponesi dividono meticolosamente la spazzatura in diverse categorie: materiali riciclabili (a loro volta divisi in sottocategorie come carta, plastica, lattine e vetro), rifiuti combustibili e rifiuti non combustibili. Gli ombrelli sono rifiuti non combustibili e quindi bisogna smaltirli conseguentemente.  Attenzione che ci sono dei punti bonus se si separa anche la plastica riciclabile.  A seconda dell’area dove ci si trova i giorni di raccolta rifiuti possono cambiare e ci sono dettagliate guide per aiutare quando e dove gettare la spazzatura. Se siete in un alberto la reception vi può aiutare su come smaltire gli ombrelli rotti.

4) State attenti

Gli ombrelli sono grandi, ma spesso le strade ed i marcapiedi possono essere decisamente stretti; quindi a volte è difficile camminare senza incrociare qualcun altro. State attendi ad alzare, o ad abbassare, l’ombrello quando incrociate qualcuno in modo da non incastrarvi. Gli ombrelli trasparenti (e un po’ di attenzione) vi aiuteranno.

Evitate di andare in bicicletta riparandovi con l’ombrello: è pericioloso e illegale! Molti negozi di biciclette, anche online, vendono dei porta ombrelli (kasa horuda, 傘ホルダー)  che vi permettono di poter tenere tutte e due le mani sul manubrio pur restando sotto l’ombrello. Altrimenti, se proprio si vuole andare in bici sotto la pioggia,  è megio indossare un impermeabile o degli altri vestiti antipioggia.

Anche se state girando con l’ombrello chiuso è importante stare attenti. Le città giapponesi sono abbastanza affollate, soprattutto le stazioni dei treni ed i centri commerciali, quindi badate a come tenete l’ombrello in mano quando siete al chiuso.  Nessuno vuole prendersi un ombrellata o essere infilzato con la sua punta.

5) Parasole

In Giappone gli ombrelli non sono usati solo per restare asciutti; molte persone li usano per proteggersi dal sole. In giornate particolarmente soleggiate vedrete spesso persone che camminano usando un ombrello, ovviamente opaco, per restare all’ombra. Se avete la pelle sensibile o vi scottate facilmente, può essere una bella idea fare come loro. Ricordatevi solo che bisogna seguire molte delle regole già spiegate.

Con questi cinque consigli siete pronti a gestire il vostro ombrello come dei professionisti! 

L’etichetta giapponese degli ombrelli ultima modifica: 2018-06-14T19:50:22+02:00 da nicola
nicola
nicolahttp://www.peresempio.it
Ama la fotografia, il buon cibo e viaggiare quando puo'. Ha conseguito la certificazione "Wset level 1 award in sake". Molto impropriamente il primo livello del sake somellier (su due).

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