Parte della Golden Week, il Giorno della Costituzione o Kenpo kinenbi è una giornata di festa nazionale che ricorda appunto il giorno in cui la costituzione giapponese è entrata in vigore, il 3 Maggio del 1947, dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Questa data è stata scelta affinché si rifletta sul significato di democrazia e sul governo giapponese. In questo giorno molti giornali e riviste pubblicano articoli relativi alla politica e al governo.
Durante questa giornata il Palazzo Nazionale della Dieta (Kokkai – il parlamento giapponese) viene aperto al pubblico e molti giapponesi lo fotografano e lo visitano. All’interno vengono tenute delle conferenze sul ruolo che la costituzione ha avuto negli ultimi 70 anni e in che modo ha avuto impatto sulle vite dei giapponesi. Alcune persone si recano al palazzo per auspiciare la prosperità del paese.
Il palazzo della Dieta si trova a Nagatachō a Tokyo, a sud del parco in cui si trova il palazzo dell’Imperatore.
La costituzione, che sostituì la Costituzione Imperiale o Costituzione Meiji, contiene una ferma dichiarazione del principio della sovranità popolare nel suo preambolo: questo è proclamato nel nome del “popolo giapponese” e dichiara che “la sovranità emana dal popolo” contro la vecchia concezione in cui la “sovranità emana dall’imperatore”, il cui ruolo rimane ora come simbolo dello stato e dell’unità dei cittadini. Ciò è specificato nel passaggio:
Il governo è un diritto sacro del popolo, la sua autorità deriva dal popolo, i suoi poteri sono esercitati da rappresentanti del popolo, e i suoi benefici sono goduti dal popolo.
Alla luce di questa considerazione e del passato imperiale giapponese, è più che mai importante capire quanto questo giorno sia stato consacrato alla celebrazione della democrazia. Gli altri due pilastri su cui si basa la costituzione giapponese sono il rispetto per i diritti umani fondamentali e il pacifismo, oltre alla sovranità del popolo.
L’articolo 9 della Costituzione Giapponese
Forse l’articolo più famoso della costituzione giapponese è il numero 9, cioè la parte che di fatto vieta al Giappone di partecipare a una guerra salvo in caso di autodifesa:
Aspirando sinceramente ad una pace internazionale fondata sulla giustizia e sull’ordine, il popolo giapponese rinunzia per sempre alla guerra, quale diritto sovrano della Nazione, ed alla minaccia o all’uso della forza, quale mezzo per risolvere le controversie internazionali.