Anche se può essere difficile da dire, è il periodo dell’anno in cui si può percepire un accenno di autunno anche se il caldo estivo persiste. Gli osservatori più attenti potrebbero notare che le nuvole iniziano ad assumere forme e colori autunnali. Comincia infatti oggi Aki 秋, l’autunno giapponese, che come abbiamo imparato a capire, comincia ad allungare i suoi primi indizi per poi trasformarsi nell’accesa stagione di foglie rosse e giallo brillanti. La prima macrostagione autunnale si chiama 立秋 Risshū, ovvero i primi segnali d’autunno.
08–12 Agosto
涼風至 – Suzukaze itaru: Soffiano venti freddi
Chiunque sia stato in Giappone potrà non essere d’accordo con questa microstagione: in Agosto in Giappone fa un caldo soffocante e umido, senza scampo anche di notte. Quindi, sebbene non mi trovi d’accordo con la descrizione di questa stagione per esperienza, cercherò di essere il più oggettiva possibile con la descrizione. Forse, in passato, questa microstagione davvero prevedeva delle brezze rinfrescanti nella sera, ma possibilmente con il cambio del clima a cui stiamo assistendo, si sono spostate più avanti.
Potrebbe non essere facile avvertire i “segni dell’autunno” in questo periodo, ma quando il sole è tramontato si potrebbe sentire una brezza fresca che ti accarezza le guance e il canto degli insetti, inoltre le stelle potrebbero apparire nel cielo notturno più chiaramente rispetto a luglio. Probabilmente questa microstagione si riferisce alle giornate immediatamente dopo il passaggio dei tifoni, dove il cielo e’ incredibilmente limpido, sgombro dalla foschia dell’umidità e si può percepire una temperatura inferiore, poichè la terra si è raffreddata con le piogge.
Obon, la festa degli antenati
“Bon Odori“,che è un’immagine che normalmente richiama immediatamente l’estate, è in realtà una parola stagionale per l’autunno. Il nome ufficiale dell’evento stagionale “Obon“, che spesso si tiene in agosto, è 盂蘭盆会 “Urabon-e”. Durante i quattro giorni incentrati su questo festival di Obon, le anime dei defunti tornano nelle loro case per visitare le loro famiglie, quindi si commemorano gli antenati che giungono sulla terra, si festeggia insieme a loro e poi gli si da il commiato.
Sebbene ci siano differenze a seconda della regione, questa festa si tiene dal 13 al 16 agosto e le aziende giapponesi sono chiuse durante questo periodo per permettere ai dipendenti di andare a festeggiare con la propria famiglia.
Come si festeggia Obon?
Per prima cosa ci si deve preparare ad accogliere gli spiriti degli antenati. Nelle case gli oggetti dedicati al culto dell’aldila come tavolette mortuarie, offerte, i cibi preferiti degli antenati ed altri oggetti vengono posti in una bondana (mensola degli spiriti). Se non la si possiedere, si può utilizzare un altare buddista (che è ragionevolmente presente in ogni casa giapponese).
Poi, all’ingresso o al cancello, affinché gli spiriti degli antenati non perdano la strada, si pone un ogara su un piatto piano non smaltato e si accende un fuoco. Ogara sono dei pezzetti di legno di pino o di canapa e sembra che abbia anche il significato di purificare il luogo. Oltre al fuoco di benvenuto “Mukaebi”, ci sono anche aree in cui all’ingresso vengono appese delle lanterne.
Tra le decorazioni che si pongono sull’altare ci sono anche cetrioli e melanzane infilzati con bacchette di legno. Questi si chiamano rispettivamente shoryoushi (spirito della mucca) e shoryouma (spirito del cavallo) e sono un mezzo di trasporto utilizzato dagli spiriti degli antenati per viaggiare avanti e indietro tra questo mondo e l’altro mondo.
Il cetriolo rappresenta un “cavallo” dai piedi veloci in modo da poter arrivare in fretta alla festa con i propri cari e la melanzana rappresenta una “mucca“, il che significa un lento ritorno a casa, nel caso degli spiriti, nel regno dell’aldilà.
Il Bon Odori, è un modo molto allegro di festeggiare, si allestisce una festa da ballo in cui le persone, tutte insieme, ballano al ritmo di musica e tamburi, nella notte illuminata da lanterne, insieme agli spiriti dei loro cari. Si mangia e si festeggia con le bancarelle dei cibi di strada e si passa insieme qualche ora lieta. Se siete in Giappone in questo periodo non perdetevi i Bon Odori, sono uno dei momenti più emozionanti di un viaggio in Giappone e tutti possono partecipare alla danza!
Con le tombe pulite nei giorni precedenti all’arrivo degli antenati e la casa pronta ad accoglierli, le famiglie pregano e festeggiano insieme, fino al momento di accendere gli “Okuribi” (送 り 火), che significa “fuoco d’addio”, ovvero dei fuochi che indicano che è arrivato il momento di lasciarsi e la strada verso l’aldilà.
Anche il famoso Gozan no Okuribi 五山の送り火 a Kyoto è uno degli Okuribi. Si disegnano dei kanji sulle montagne che circondano Kyoto a cui viene dato fuoco e i kanji “大・ 妙・法” e la forma di una nave e di un torii appaiono nel cielo notturno, in modo che si vedano bene grandi e da lontano come guida agli spiriti.
Esistono due tipi di Okuribi: “Okuribi di montagna” e “Okuribi di mare“.
“Gozan Okuribi” è il falò che si fa sulle montagne come a Kyoto mentre il “Toro Nagashi” è il più famoso falò che si fa in mare e sulle vie d’acqua.
Il Toro Nagashi si tiene in varie parti del Giappone e le offerte vengono fatte galleggiare lungo fiumi o sul mare insieme alle lanterne. Tra i Toro Nagashi quello più famoso è quello di Nagasaki, per la sua dimensione e l’atmosfera molto vivace. Come abbiamo visto, la celebrazione dei defunti in Giappone è tutt’altro che triste, ma sempre rispettosa, quindi se vi capita di partecipare a una di queste celebrazioni, comportatevi come il resto della folla, divertendovi evitando gli schiamazzi.
Appuntamento al 13 Agosto!