Chi non conosce Akira? Trent’anni fa usciva il film d’animazione più famoso e visionario della storia degli anime giapponesi, un capofila che ha ispirato migliaia di produzioni successive e l’immaginario artistico di grandi e piccini (che nel frattempo sono diventati grandi). Personalmente credo che sia stato il primo anime che abbia visto in TV, in un lontano e piovoso pomeriggio di tantissimi anni fa.
Le motociclette, gli scontri fra bande, il progetto scientifico segreto, il clima post apocalittico: l’epicità e la fantascienza che avevamo sempre bramato, tra Blade Runner e 2001 Odissea nello spazio. Da Matrix fino a Stranger Things, in moltissimi hanno attinto alla fonte di ispirazione di Akira.
Per il trentesimo compleanno Akira torna al cinema, con un nuovo doppiaggio italiano. Il 18 aprile 2018 nelle sale italiane il lungometraggio chiude la Stagione degli Anime al Cinema, distribuita da Nexo Digital in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID.
Akira
Tratto dall’omonimo manga di Katsuhiro Otomo, Akira (アキラ) fu realizzato con il supporto dell’autore, che ne curò la regia senza mai staccarsi dalla sua postazione di lavoro e creando un’opera che rappresenta un pezzo di storia della fantascienza. Si occupò di tutto: dall’elaborazione del layout alle correzioni dei disegni chiave, sino a quando nel 1988 il film, con la memorabile colonna sonora di Shoji Yamashiro, arrivò finalmente nelle sale conquistando milioni di fan in tutto il mondo e sbancando letteralmente il botteghino con oltre 50 milioni di dollari incassati.