Nell’arco di poco più di mezzo secolo, il paese del sol levante è stato paese ospitante per due volte dell’esposizione universale. E grazie all’esposizione universale del 1970, quella dell’era giapponese Showa, l’area del Kansai ha conosciuto una nuova espansione.
Cosa succederà dopo l’esposizione del periodo Reiwa, nessuno lo sa. Però conosciamo di certo quali sono gli obiettivi messi in campo dal board di Expo per l’edizione 2025 di Expo. Vediamoli insieme!
1. Overview degli obiettivi dell’Expo 2025 a Osaka
Con l’ingresso ufficiale dell’Italia nel Comitato Ristretto di Expo 2025 a Osaka è chiaro che sia per il nostro paese, che per il Giappone, Expo 2025 assume una significatività ed una rilevanza strategica da non sottovalutare.
Per il Giappone, ci sono quattro obiettivi principali relativi a Expo 2025:
- rendere tangibile il principale tema di Expo 2025, “Toward a future society for our lives”, che trae la sue radici da quanto accaduto durante il periodo pandemico in Giappone e pone il punto su come approcciare alla società umana attraverso una visione unita e condivisa di ciò che dovrebbe essere le nostra società;
- sviluppo sostenibile;
- opportunità di verificare la possibilità di realizzare la Società 5.0;
- capitalizzare l’Expo per portare il Giappone in avanti.
Questi sono gli obiettivi principali che si è dato il comitato nei 182 giorni di esposizione. Ovviamente, ce ne sono altri di livello nazionale, come quello dell’Australia che ambisce a ulteriori sviluppi della collaborazione internazionale con il Giappone.
Chiosando, i giapponesi hanno molto a cuore la continuazione della nostra terra, che è anche il tema principale intorno a cui ruota la colonna sonora di Expo, Kono Hoshi no Tsuzuki wo (この地球の続きを, lett. “la continuazione di questo pianeta”), che potete ascoltare nel video YouTube quassù!
2. Obiettivo 1 – Trasformazione delle società umane per le nostre vite
L’evento che si tiene nel Kansai ha come obiettivo principale la facilitazione delle interazioni tra culture differenti e tra valori distanti tra loro nel mondo, risultando in un network umano di valore.
Sarà anche un momento importante, un grande showcase dell’eredità storica e culturale del Giappone da un punto di vista turistico, in cui verranno presentate alcune delle meraviglie naturali e culturali del paese del sol levante.
Entrambi i temi sono davvero importanti per il paese, considerando ciò che sta succedendo in un periodo di grande risorgimento turistico e in un momento storico in cui gli expat residenti in Giappone hanno superato i 3 milioni, traslando nel circa 2.7% della popolazione attuale del paese del sol levante
Tutto questo sta dunque a significare un Giappone nuovo, che vive delle sue tradizioni e della sua cultura eterna, evolvendosi e distaccandosi sempre più da un medioevo culturale che ha caratterizzato la società nipponica sin dal periodo Edo.
3. Obiettivo 2 – Leva allo sviluppo sostenibile
Il secondo obiettivo di sviluppo di Expo 2025 prende il titolo “Springboard for achieving SDGs and beyond”, ossia fare leva sullo sviluppo sostenibile.
Questo obiettivo nasce in conformità del tema di Expo con i principi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, al fine di sviluppare una società inclusiva e rispettosa delle diversità.

A 5 anni dall’anno target dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, la kermesse rappresenta un momento per confermare i progressi provenienti dagli sforzi internazionali atti ad accelerare gli sviluppi sostenibili di lungo periodo. Ragion per cui i padiglioni di Expo 2025 saranno incentrati sulle civiltà di oggi con un importante occhio sul futuro dell’uomo e della società umana.
Stando al Masterplan di Expo 2025, Expo sarà un facilitatore nonché un agente che porterà gli sforzi dei singoli paesi un passo in avanti, fino a guardare gli effetti positivi dei 17 punti chiave dello sviluppo sostenibile.
4. Obiettivo 3 – Opportunità di verifica della possibilità di ottenere la Società 5.0
Società 5.0 è un piano di sviluppo economico-sociale che trae le sue radici dalla gerarchia dei bisogni umani di Maslow e dalla sailboat di Kaufamn.
In questi principi socio-economici, i bisogni dell’essere umano vengono esaltati e l’economia passa da un approccio mercato-centrico ad uno umanocentrico.
E in questo contesto, il governo nipponico ha posizionato “Società 5.0” come una strategia nazionale, attuabile attraverso una stretta cooperazione tra settore pubblico e privato, con l’obiettivo di massimizzare le forze del paese e le risorse a disposizione del Giappone.
Nella fattispecie, la strategia nazionale è atta a creare una “super-smart society” dove tecnologie avanguardistiche come l’Intelligenza Artificiale, la Internet of Things, la robotica (di cui il Giappone è considerato un leader) e i big data confluiscono per essere messe a servizio dell’uomo
Expo 2025 sarà quindi il luogo in cui il Giappone auspica di aprire una discussione in merito alla possibilità di fare leva sulle nuove tecnologie per costruire un modo meno basato sui bisogni dell’industria, e in cui le smart cities e le possibilità di queste tecnologie rivoluzionarie impattano positivamente sulla qualità della vita delle persone.
5. Obiettivo 4 – Capitalizzare su Expo per far compiere al Giappone un salto in avanti.
Ultimo degli obiettivi di Expo 2025 è quello di capitalizzare sull’ipotetico successo di Expo 2025 e sul valore degli scambi culturali che avvengono in manifestazioni storiche come l’esposizione universale, per accrescere e sviluppare il Giappone in toto.
L’esposizione universale del 1970 di Osaka è stato un grande successo, che oltre ad aver introdotto al mondo la videocassetta, fu un successo turistico che attrasse quasi 65 milioni di persone.
Lo sviluppo della civiltà giapponese attraverso una commistione tra la sua cultura eterna e millenaria combinata con la digital transformation e con un rinnovato sguardo alle sfide climatiche ed energetiche, fungeranno da volano per un “maoistico” balzo in avanti del paese del sol levante, in chiave sociale, culturale ed economica.

6. I sottotemi di Expo
- Toward a future society for our lives
Il tema della vita è ricorrente e forte. Si propaga per tutti i padiglioni di Expo 2025, che saranno il centro del discorso tecnologico legato allo sviluppo della civiltà umana. Proprio per questo, ad accompagnare gli obiettivi principali, Expo 2025 ha creato dei sotto-obiettivi che faranno da cassa di risonanza al tema principale.
I tre sotto-obiettivi di Expo 2025 sono:
- Salvare vite
- Accrescere vite
- Connettere vite
Eccoli spiegati nel dettaglio.
Salvare vite
La pandemia COVID-19 è un ricordo lontano ma Expo, aggiudicato dai giapponesi a fine 2016, è impregnata delle paure e delle considerazioni fatte durante il periodo pandemico. Per cui il tema del salvare vite è inteso come salute pubblica, assicurandosi di essere pronti in caso di disastri.
E i fatti del terremoto di Noto del 2024 e prima quello del Tokaido del 2011 hanno insegnato al Giappone che avere un occhio sulle contromisure necessarie a tutelare la salute pubblica è fondamentale.
Accrescere la qualità della vita
Il sottotema dell’accrescimento delle vite è relativo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone.

Alcuni degli eventi potrebbero includere l’utilizzo di tecnologie ICT per migliorare l’istruzione o aumentare il life span attraverso l’attività fisica e un regime alimentare più sano. Infine, potrebbero esserci eventi collegati a questo tema relativi a come AI e robotica non possono essere visti solo come un nemico inevitabile ormai all’orizzonte, ma come uno strumento di massimizzazione del potenziale umano.
Connettere vite
La tecnologia come driver del miglioramento delle condizioni di vita delle persone è un punto caro sia al tema dell’accrescimento, che ovviamente a quello della capacità di connettere vite.
Temi come quello della data-driven society, delle comunicazioni che hanno avvicinato gli uomini tramite le tecnologie ICT e ultimo non per importanza, delle partnership e della collaborazione, sono cruciali per ognuno di noi.
E il Giappone, che dal dopoguerra sembra aver fatto un grande balzo in avanti per ciò che concerne le relazioni internazionali con diverse decine di bilaterali aperti con diversi paesi del mondo è un chiaro esempio della potenza e del soft power che deriva dalla cooperazione.