Il governo giapponese ha avvallato un pacchetto di modifiche che per la prima volta in 140 anni, propone di abbassare la maggiore età da 20 a 18 anni, lasciando però i limiti legali per fumare, bere e giocare d’azzardo agli attuali 20.
Inoltre il pacchetto include l’obbligo di scegliere la cittadinanza (i giapponesi possono averne solo una) entro l’età di 20 contro i 22 attuali e abbassa a 18 anni il momento in cui un cittadino straniero adulto può essere naturalizzato cittadino giapponese.
Secondo un esponente del ministero della giustizia, queste nuove regole si applicano anche nei casi di matrimoni di nazionalità mista, i cui figli – nel caso scegliessero la cittadinanza giapponese – dovranno completare le pratiche entro i 18 anni di età, un cambiamento molto importante per gli expat stranieri in giappone.
Questa nuova norma sulla maggiore età diventerà attiva il primo aprile 2022 cambiando un editto dell’epoca Meiji in vigore dal 1876 e segue i passi di una simile norma del 2015 in cui si sono abbassati i limiti d’età a 18 anni per votare.
I 20 anni compiuti saranno comunque necessari per intraprendere legalmente una serie di attività tra cui bere alcolici, fumare e numerosi tipi di giochi d’azzardo che comprendono corse dei cavalli, biciclette (!!) e gare in motoscafo.
Questo nuovo limite d’età riporta anche a pari i diritti di matrimonio per le donne, spostando gli attuali 16 anni a 18 per potersi sposare, ma non solo: diciottenni e diciannovenni potranno chiedere prestiti e carte di credito (laddove ci saranno i requisiti economici) senza il permesso dei genitori.
Siccome questa situazione potrebbe facilmente essere fonte di frodi e raggiri, la Dieta ha varato contestualmente un altro provvedimento che mira a proteggere i consumatori, specialmente più giovani: ad esempio il concetto di annullamento relativo ai contratti viene esteso a quelle situazioni in cui potenzialmente c’è lo sfruttamento di una relazione amorosa a scopo di farsi comprare oggetti (costosi).
Il limite dei 18 anni è considerato valido anche ai fini di richiedere un passaporto da “adulti” (valido 10 anni) e per permettere ai giovani che lo ritenessero necessario di poter compilare le carte per il cambio di sesso.
Uno dei dubbi più diffusi su questo nuovo emendamento riguarda il “giorno della maggiore età” (成人の日 – seijin no hi), che si tiene ogni anno nei primi giorni di gennaio: con la nuova età adulta a 18 anni i partecipanti saranno gli studenti dell’ultimo anno delle superiori, troppo impegnati a preparare gli esami finali a solo qualche settimana di distanza (l’anno scolastico in giappone termina a marzo) e troppo preoccupati per il costo del noleggio del costoso kimono speciale per la giornata.
Questo desta preoccupazione nell’industria dei kimono, che considera il giorno speciale dei maggiorenni uno degli ultimi capisaldi per il commercio di questo tipo di indumenti, indossati sempre meno frequentemente dalle nuove generazioni. Si spera che la tradizione, legata anche ai divieti fino a 20 anni di fumare e bere alcolici, sopravviva legata allo storico limite che in giapponese si pronuncia perfino in un modo tutto speciale “hatachi” (二十歳 – ho 20 anni) invece che “nijuusai”.
In ultimo, si discute se l’abbassamento del limite da 20 a 18 anni sia applicabile anche nel caso della valutazione delle punizioni legate ai casi giudiziari: mentre i promotori sostengono che la prospettiva di pene più severe ad un’età più giovane servirà da deterrente, i detrattori dichiarano che questa misura porterà a un picco di episodi di recidiva.
Insomma, il giappone si prepara ad una svolta epocale in ambito legislativo, prima con l’abdicazione dell’attuale imperatore e poi con questo nuovo limite della maggiore età.
Cosa ne pensate?