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San Valentino in Giappone

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In Giappone San Valentino si festeggia in maniera un po’ diversa e particolare rispetto all’Italia. E’ interessante sapere in che modo si svolge poiché se passerete qualche tempo sul posto potrà capitarvi di ricevere del cioccolato o di doverne donare anche se non avete una persona speciale.

A San Valentino in giappone si regala il cioccolato

Mentre noi per San Valentino programmiamo un appuntamento romantico o una cena con contorno di fiori e regalini con l’amato/a, in Giappone questo programma è riservato invece al giorno di Natale, che viene vissuto come festa romantica dato che la natività – non essendo tradizionalmente un paese cristiano – non assume il significato occidentale di festa famigliare. Invece il giorno di San Valentino è visto come una festa prettamente commerciale, dove le ragazze e le donne regalano cioccolato a colleghi e amici, oltre che al proprio amato o al colui che vorrebbero a fianco.

Il coraggio di regalare cioccolato per San Valentino

In Giappone San Valentino è visto anche come momento per trovare il coraggio di confessare il proprio amore alla persona speciale, preparando in casa (o acquistando) cioccolato particolare per poi regalarlo alla suddetta. C’è un indicatore molto forte di queste intenzioni, cioè il tipo di cioccolato che si regala, che rende i propri sentimenti inequivocabili e di cui parliamo qui sotto. Una foltissima letteratura di anime, manga e film testimonia come specialmente gli adolescenti vivono questo momento come fondamentale, specialmente il momento della preparazione dei dolci e della loro conseguente consegna.

Tipi di cioccolato per San Valentino

san valentino giappone
giri choco
Giri choco per colleghi e amici, cioccolato “senza impegno”

Ripetiamo, per San Valentino in Giappone sono le donne che regalano qualcosa agli uomini. Solitamente si regalano cioccolatini oppure dolci al cioccolato. E’ un vero e proprio business che per assurdo muove molto più denaro in Giappone che in Europa. Il cioccolato non viene solamente regalato alla persona speciale ma, diciamocelo, un po’ a tutti.

Mentre i bocconi più prelibati vengono riservati al fidanzato, dicevamo che il cioccolato lo ricevono un po’ tutti. Esistono principalmente due tipi di cioccolato che vengono regalati in questa occasione: Giri-choco (義理チョコ) e Honmei-choco (本命 チョコ).

Giri-choco, il cioccolato per dovere

Il Giri-choco è il cioccolato che si regala “per dovere“. E’ solitamente di tipo economico e si regala ad amici, famiglia, insegnanti e persone con cui si ha a che fare per ringraziarli. Si usa per comunicare che li si apprezza e che si vuole loro bene, ma niente di più. Spesso si regala a persone di cui non ce ne frega nemmeno sulla, solo perchè “si deve” ed è usanza.
Questo tipo di cioccolato si compra dovunque, anche al combini ed è l’equivalente dei nostri cioccolatini da supermercato, baci perugina eccetera. Sono dolcetti che costano poco e si possono trovare facilmente, in questo modo vengono identificati come questo tipo di cioccolato.

san valentino in giappone come si festeggia
Scatole di girichoco da regalare a colleghi e amici per San Valentino in Giappone

Honmei-choco

Honmei choco cioccolato di san valentino in giappone
Honmei choco per la persona speciale

L’Honmei-choco invece è il cioccolato di San Valentino riservato alla persona del cuore: viene regalato per dimostrare a qualcuno che lo si ama oppure per dichiararsi. Il cioccolato che si regala loro è costoso e raffinato, si compra in negozi come Godiva (una marca molto raffinata) oppure molte ragazze lo preparano direttamente a casa (come si vede in tantissimi anime) con scritte personalizzate: in questo caso il prezzo che si paga è in realtà l’impegno che la ragazza impiega a preparare una torta o dei cioccolatini speciali e questo ovviamente è un segnale molto importante, specie nella cultura giapponese. 

homei choco con scritto mi piaci in giapponese per san valentino
Honmei choco, preparato in casa. C’e’ scritto sukidayo, mi piaci!

Giri e honmei choco sono una consuetudine che i negozianti spingono ovviamente ogni anno per incrementare il giro d’affari, ma per i più giovani è visto anche come uno scoglio importante da affrontare data la naturale riservatezza dei giapponesi. Per i più grandi è semplicemente una carineria verso amici e colleghi e un modo per festeggiare l’amato. In realtà la suddivisione tra giri e honmei choco è anche un’ottima occasione per tracciare nettamente una linea quando la situazione tra due persone non è molto chiara, regalando il tipo di cioccolato con cui si intende confermare una cotta oppure mettere gentilmente la dovuta distanza con una persona che ci ha frainteso. 

Nuove mode altri tipi e nomi di cioccolato

Gli ultimi anni hanno visto la tendenza di dare nomi più specifici al cioccolato “Giri” che si regala, cioè si sono inventati nuovi nomi per definire meglio il tipo di intenzioni e rapporti che si vogliono comunicare col cioccolato di San Valentino. Vediamo quali sono:

Tomo Choco (友 チョコ、とも ちょこ) – Cioccolato per gli amici
Tomo deriva da “tomodachi” che significa amico. Questo è il caso in cui una donna regala del cioccolato specificatamente agli amici (invece che il giri-choco che è più per dovere, tipo anche agli insegnanti o ai colleghi)

Jiko Choco (自己 チョコ、じこ ちょこ) – Cioccolato per me
Jiko significa “sè stessi”. Ovviamente sono i cioccolatini che si comprano per sè, sia che uno li abbia ricevuti o meno, sia perchè magari si ha davvero voglia di mangiarli.

Gyaku Choco (逆 チョコ、 ぎゃく チョコ) – Cioccolato al contrario
Gyaku è il termine che si usa quando sono gli uomini in giappone a regalare cioccolato alle donne, significa infatti “invertito”. Chiariamo che gli uomini dovrebbero rispondere con un regalo nel giorno “White Day” di cui parliamo sotto, quindi questo è un termine che si applica solo a San Valentino. Questa tendenza è nata ultimamente a causa dell’influenza occidentale dove in questo giorno sono gli uomini a regalare cose alle donne.

Homo Choco (ホモ チョコ、ほも ちょこ) e Yuri Choco (ユリ チョコ、ゆり ちょこ) – Cioccolato regalato da un uomo a un uomo e da donna a donna
Il fatto stesso che esistano questi termini indica come, sebbene con difficoltà e lentezza, il Giappone stia sdoganando l’esistenza di coppie LGBT. Questo tipo di cioccolato è inteso come Honmei e non Giri.

Neta Choco (ネタ チョコ、ねた ちょこ) – cioccolato “simpatico” per parlare di qualcosa 

Il termine Neta significa in Giapponese “argomento”. La quantità di cioccolato e cioccolatini messi in vendita per San Valentino comprende anche delle forme simpatiche o accattivanti o dei sapori/accostamenti inusuali oppure delle versioni “special” a tiratura limitata che qualcuno magari vorrebbe comprare e mangiare insieme a famigliari e amici. Quando li si regala e se ne discute, ecco uscire l’origine del termine “neta”, come argomento di conversazione.

Curiosità

Da qualche anno alcuni hanno lanciato una campagna per “l’abbandono” del giri-choco, in quanto usanza consumistica. Tra questi anche l’azienda Godiva che produce molto del cioccolato che viene regalato. Effettivamente se ci pensate una donna si trova a dover regalare un sacco di cioccolato mentre moltissime persone lo ricevono anche da più fonti. Qualcuno però sembra suggerire che l’azienda Godiva abbia appoggiato questa campagna a scopo di marketing per promuovere la vendita di Honmei-choco – più costoso – a sfavore del giri-choco – economico ma da comprare in grande quantità – per far risparmiare le persone sul cioccolato di scarsa qualità e farle invece spendere un po’ di più sul molto più lucrativo cioccolato speciale….

Il White day, ovvero il giorno del giudizio

Gli uomini che ricevono il cioccolato sono tenuti a ricambiare un mese esatto dopo, il 14 marzo (White-day), con un dolce o del cioccolato che abbia circa 2-3 volte il valore di quello che è stato ricevuto. Ultimamente non si regala cioccolato ma un vero e proprio regalo, che può non consistere specificatamente in dolci.
Se il sentimento è ricambiato la ragazza riceverà una conferma del suo amore oppure un rifiuto abbastanza evidente. Quello che dà da pensare è che si debba “friggere” per un mese prima di sapere la risposta..
Il White day si chiama cosi’ perche’ il “white” sta per il colore bianco dello zucchero dei dolcini che vengono consegnati, mentre un’altra fonte dice che è un colore che ricorda la purezza dell’amore che si celebra in questo giorno, piuttosto di scomodare il rosso della passione.

Se cercate qualche ricetta col cioccolato da preparare per San Valentino date un’occhiata qui su Food&Crafts, dove negli anni passati ho pubblicato diverse ricette adatte allo scopo. 

Buon San Valentino!

san valentino giappone
Honmei choco, comprato in negozio
San Valentino in Giappone ultima modifica: 2020-02-12T17:00:00+01:00 da Chiara-san
Chiara-san
Chiara-sanhttp://www.foodandcrafts.it
Ama il Giappone in tutte le sue forme, quando non programma siti web, cucina, legge e cuce cosplay. Parla del Giappone anche mentre dorme.

2 Commenti

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