Il caldo in giappone non scherza, l’estate vede una stagione delle piogge che si estende fino a metà luglio lasciando il posto a un agosto afoso e umido oltre misura.
I giapponesi si difendono dal caldo in molti modi oltre all’aria condizionata, vediamo come.
Ventagli
Uno degli oggetti più rappresentativi del giappone, il ventaglio (sensu) sia in versione ripiegabile sia a forma tondeggiante fissa è un must dell’estate nipponica. Accessorio chic può essere di seta, carta o plastica sebbene le esperienze migliori si hanno con quelli in stoffa che possono essere imbevuti di profumo per rilasciarlo al primo utilizzo.
Brezza
Il venticello che spira nelle sere d’estate è un ottimo rinfrescante e spesso ce ne dimentichiamo chiusi nelle nostre case di mattoni e cemento. Le case tradizionali giapponesi in legno hanno ampie finestre e pannelli scorrevoli per far entrare la brezza serale. Le “persiane” in bamboo di queste case (chiamate Sudare) sono state create con lo scopo di far entrare l’aria lasciando fuori il caldo. Tirate le tende e chiudete le persiane quando il sole batte a picco lasciando aperte le porte per creare un po’ di corrente.
Acqua rinfrescante
Se visitate una casa in campagna o un ryokan d’estate (ma succede anche da noi in Italia) troverete che l’entrata e i cortili possono essere bagnati anche se non ha piovuto. Questa pratica chiamata Uchimizu è un gesto di cortesia giapponese. Oltre ad abbassare la temperatura nei dintorni, l’acqua si dice abbia un potere calmante e ovviamente rinfrescante, quindi si spruzzano i vialetti e l’entrata dei cortili per ottenere un effetto cool. Ovviamente anche passeggiare vicino a una fontana o a corsi d’acqua produce effetti rinfrescanti!
Vestirsi per l’estate
In giappone d’estate ci si veste spesso con lo Yukata, un kimono di cotone fresco e leggero. Lo yukata non ha zip, bottoni o altro di cui preoccuparsi e quando spira la brezza si insinua nelle pieghe dei tessuti facendoci restare freschi. Si può ottenere un risultato simile scegliendo di vestirsi con indumenti leggeri e di materiali naturali, ad esempio lino, cotone leggero oppure seta.
I suoni dell’estate
In giappone si crede che il suono limpido di una campanella appesa al vento ci rinfreschi. Effettivamente quando il furin suona è perchè c’e’ un po’ di venticello e lo scampanellio è cosi’ piacevole che davvero può capitare di provare sollievo. Esistono furin di ferro, di vetro e di ceramica, decorate in tutti i modi possibili.
Godersi la stagione
L’estate è un periodo di feste e sagre, in giappone come in italia. Cosa c’e’ di meglio per battere il caldo che perdersi tra le bancarelle di un matsuri all’aria aperta? Anche se non ci sono feste in programma, una bella passeggiata serale (protetti dall’antizanzare) oppure leggere un libro in giardino può farci sentire meno accaldati che stare in casa e sicuramente ci rigerenererà lo spirito.
Buona estate!