Siamo arrivati a Né di Eva né di Adamo di Amelie Nothomb attraverso il delicato adattamento cinematografico Tokyo Fiancée tradotto in italiano nell’inspiegabile “Il fascino indiscreto dell’amore”.
La Nothomb è una scrittrice eclettica ed introspettiva, ci regala un romanzo autobiografico che racconta un amore vissuto nella terra del Sol Levante.
La Nothomb, figlia di un diplomatico belga, ha trascorso l’infanzia in Giappone per poi esserne brutalmente sradicata dovendo seguire il padre e la famiglia negli spostamenti lavorativi, ma ci ritorna da adulta, piena di aspettative da aspirante scrittrice. Per mantenersi tiene lezioni private di francese e così conosce Rinri con cui intreccia una relazione sentimentale che si rivela uno scambio tra culture e abitudini diverse.
La Nothomb fotografa il Giappone nel manierismo, nei tic e nelle perversioni che lo contraddistinguono ma ne svela anche la bellezza, il folklore e la tenace resilienza di fronte alle catastrofi e alle tragedie.
Mentre si dipana la storia, ci si rende conto che spesso cercando di capire l’altro, troviamo la strada per comprendere noi stessi.
È questo che ci regala la Nothomb: un libro autobiografico, autentico, mai viziato di ipocrisie. Un acquerello del Giappone dalle tonalità tenui e lucenti.
Lo scrittore, precisa la Nothomb, è colui che racconta ciò che ama.
Chi scrive non perde mai ciò che ama.
Chi legge continua a preservare e diffondere questo amore