Le quattro casalinghe di Tokyo sono Yaoyoi, Masako, Yoshie e Kuniko. Il titolo potrebbe trarre in inganno: le quattro non sono esattamente casalinghe, o almeno non come lo intendiamo in Italia. Tokyo fa da sfondo, non è troppo presente agli eventi, ma incombe. Le vite delle quattro donne si trascinano tra i problemi quotidiani e il lavoro notturno in una fabrica di bento. Non sono esattamente amiche, lavorano insieme e si sono per certi versi coalizzate per difendersi dagli altri e poter sopravvivere durante gli estenuanti turni. A casa ognuna ha i suoi problemi: Yaoyoi ad esempio ha un marito che sperpera la paga al bar e con altre donne, non lasciandole i soldi per mantenere i figli. Quando la pazienza di Yaoyoi, della dolce e graziosa Yaoyoi, si rompe improvvisamente come un filo, arriva per tutte e quattro la possibilità di cambiare qualcosa nelle loro vite.
Il ritmo del libro non è incalzante o pieno di colpi ad effetto, ma pacato come lo sono i giapponesi. Racconta in maniera tranquilla e a tratti comica i problemi affrontati dalle quattro donne, così come i fatti cruenti in cui si trovano coinvolte. Gli aspetti psicologici delle quattro casalinghe vengono approfonditi molto, dando la possibilità di capire un po’ meglio tutte le sfaccettature della società nipponica, non solo quelle gioiose e solari.
Se amate i gialli e il Giappone, ma anche solo se volete leggervi un buon libro, non potete perdervelo!
Natsuo Kirino (桐野 夏生 Kirino Natsuo) è lo pseudonimo di Mariko Hashioka (橋岡 まり子 Hashioka Mariko) una scrittrice giapponese nata a Kanazawa nel 1951. Le sul prime opere sono state romanzi rosa, un genere non particolarmente amato (neppure da lei) ma in cui probabilmente pensava di crearsi una nicchia. Dal 1990 si è spostata sul genere giallo, a lei decisamente più congeniale. Il primo romanzo di successo fu Pioggia sul viso (顔に降りかかる雨 Kao ni Furikakaru Ame) del 1993, con cui vinse il premo Edogawa Rampo. Le quattro casalinghe di Tokyo (アウト) del 1997 la consacrò come una delle più grandi scrittrici giapponesi.
I suo libri raccontano spesso le condizioni delle classi inferiori della società, i più poveri e sconosciuti. Parlano del vuoto e della perdità di identità. Pone spesso al centro della storia la prostituzione e la criminalità raccontando un Giappone decisamente lontano da neon sfavillanti, sakura e Mascotte pucciose.
Molti critici si sono scagliati contro le trame anticonvenzionali di Kirino, specialmente contro le quattro casalinghe di Tokyo. Un conduttore radiofonico si rifiutò addirittura di parlare con lei perchè il suo romanzo racconta di un uomo assassinato dalla moglie.
Le trame dei suoi libri traggono comunque molte idee dalla realtà: in questi ultimi decenni in Giappone sono stati registrati diversi omicidi bizzarri. Capita però anche a rovescio: nel 2007 una donna uccise il marito, lo smembrò e si sbarazzò dei pezzi a Tokyo.