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CulturaL'Armata Rossa Giapponese e il massacro dell'Aeroporto di Lod

L’Armata Rossa Giapponese e il massacro dell’Aeroporto di Lod

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Raramente si sente parlare di terrorismo giapponese. Come se fosse un fenomeno inesistente in quel paese, relativo solo ad altre parti del mondo.
Purtroppo così non è. Il terrorismo è presente in Giappone e ha agito non solo entro i confini nazionali ma anche al di fuori. Uno dei gruppi più conosciuti è l’Armata Rossa Giapponese.

Uno degli episodi più conosciuti, se non il più famoso, è il “Massacro dell’Aeroporto di Lod”.
Era il 30 maggio del 1972 quando l’Armata Rossa Giapponese (abbiamo già parlato di questo gruppo con l’articolo dedicato alla loro fondatrice: “Fusako Shigenobu: la regina del terrorismo“) colpì l’aeroporto israeliano uccidendo ben 26 persone.

I terroristi giapponesi, Kōzō Okamoto, Tsuyoshi Okudaira e Yasuyuki Yasuda, legati in quella circostanza al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina FPLP), raggiunsero Tel-Aviv tramite un volo proveniente da Roma alle 10 di mattina.
Dei giapponesi, musicisti (o almeno era quello che hanno fatto credere grazie alle custodie di violino) non hanno di certo attirato l’attenzione della sicurezza israeliana, pronta a fermare terroristi di origine palestinese. Una volta atterrati e ritirato i loro bagagli, estrassero le armi e iniziarono a far fuoco indistintamente su equipaggi e passeggeri.

La strage fu veloce ed efferata. Innocenti si ritrovarono in mezzo al fuoco incrociato dei fucili d’assalto Czech vz. 58 imbracciati dai giapponesi. 26 persone persero la vita, altre 78 rimasero ferite. Nell’attentato morirono anche due terroristi: Okamoto nello scontro a fuoco con la polizia israeliana mentre Yasuda, recatosi sulla pista d’atterraggio, si fece esplodere con una bomba a mano. Il terzo, Okudaira, fu ferito ma riuscì a sopravvivere. Dopo la sua guarigione fu processato e condannato all’ergastolo.

Nei giorni successivi all’attentato venne alla luce che i tre giapponesi erano stati addestrati in Libano, grazie a Wadie Haddad, conosciuto anche con la kunya Abū Hani, dirigente dell’FPLP. Il giornale tedesco Der Spiegel ipotizzò, addirittura, che i fondi per l’organizzazione del piano furono stati in parte forniti dal Governo della Germania dell’Ovest in cambio di alcuni prigionieri catturati con il dirottamento del volo Lufthansa 649 nel febbraio del 1972.

La rivendicazione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina non tardò ad arrivare: l’operazione fu definita “Operazione Deir Yassin” e aveva come obiettivo quello di vendicare le vittime dell’attentato di 24 anni prima, nel 1948, perpetrato dal gruppo terroristico sionista Irgun proprio nel villaggio di Deir Yassin.

L’Armata Rossa Giapponese e il massacro dell’Aeroporto di Lod ultima modifica: 2019-05-30T11:54:43+02:00 da Francesco D'Andrea
Francesco D'Andrea
Francesco D'Andrea
Giornalista con il Giappone nel cuore. Laureato in Lingue e Civiltà Orientali a "La Sapienza Università di Roma". Iscritto al corso di lingua giapponese dell'Istituto di Cultura giapponese di Roma. Gestisco, su Facebook, una pagina completamente dedicata alla Storia del Giappone. Amo il Giappone, la sua storia, la sua cultura e la sua cucina (ramen dipendente).

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