Come ogni anno non potevamo mancare a “LA FESTA”, il momento in cui la scuola giapponese di Milano in via Arzaga apre le porte a tutti per festeggiare insieme all’insegna della cultura giapponese.
Tanta gente, anche tanti italiani che partecipavano per la prima volta, tanti saluti e inchini di chi si incontra in un momento di allegria. La festa è un momento di aggregazione e un’occasione speciale per vivere qualche ora scoprendo la cultura giapponese attraverso le varie attività organizzate nelle classi e nel cortile della scuola.
Dai corsi di calligrafia, origami e shibori rivolti agli adulti si passa alle tipiche attività per bambini come la pesca dei palloncini e lancio di freccette e tiri al pallone per vincere caramelle e altri dolcetti. Non sono mancate le affollatissime dimostrazioni della cerimonia del te e la vestizione del kimono da potersi provare per fare una foto ricordo.
Per gli appassionati ci sono diversi mercatini a disposizione: il primo, che viene organizzato in biblioteca, offre libri usati in lingua giapponese di ogni genere, dai romanzi agli storici passando per libri scolastici e per bambini, ottimi per chi sta imparando la lingua giapponese (sono in hiragana e alcuni contengono kanji, ma coi furigana) al modico prezzo di uno o due euro. Al secondo piano invece, nelle classi troviamo un mercatino dell’usato con oggetti vari, io ho portato a casa a un euro e cinquanta un piccolo noren con il disegno di un ofuro e la scritta YU (acqua) da appendere all’entrata del mio bagno. Nel corridoio invece trovano spazio alcuni artisti giapponesi con tazze e piatti di ceramica fatti a mano, orecchini e collane con origami e confezionati con stoffe tipiche e tanto altro. Ce n’è per tutti i gusti!
Il cibo non è mancato, nel cortile e nella palestra sono stati allestiti dei banchi con vari tipi di street food tra cui okonomiyaki, yaki soba e perfino il tonjiru, una calda zuppa di verdure e maiale che ha riscaldato questa fredda ma limpida giornata di sole. Per il pranzo noi abbiamo scelto i bentobox, con tonkatsu e pollo fritto, accompagnati dai dolcetti fatti a mano della signora Okabayashi, oishikatta!!
Tutti i banchi del cibo sono gestiti dai migliori ristoranti giapponesi di Milano, quindi la qualità e il gusto sono stati assicurati e anche a un prezzo modico, i bento sono costati 13 euro l’uno ed erano così abbondanti che non ho mangiato altro per il resto della giornata (ahime’!).
Ci sono anche altre attività come la lotteria (attenzione, i biglietti alle 12.20 erano già terminati!), le dimostrazioni di karate e il mochizuki, ovvero come si prepara il mochi battendo il riso glutinoso cotto con un pesante attrezzo di legno in un mastello di pietra. C’era moltissima gente e non sono riuscita ad avvicinarmi, dovrete accontentarvi di questo video ripreso dalle finestre del primo piano:
In ogni caso la festa della scuola giapponese è un’ottima occasione per vedere da vicino una scuola giapponese e i suoi ambienti, come ad esempio le aule e i lavoretti che i bambini fanno, appesi nei corridoi.
Ci siete mai andati? Ci raccontate la vostra esperienza?