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Lingua Giapponese3 cose che ho imparato studiando giapponese

3 cose che ho imparato studiando giapponese

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Quando si comincia a studiare una lingua tanto diversa dalla nostra come il giapponese le domande sono tante e spesso visto che magari si apprende per conto proprio, non si ha nessuno a cui chiedere.

Dunque che succede? Parlo per me ma credo che sia capitato a tutti, non appena incontravo un giapponese tra gli amici, al ristorante o a qualche evento provavo a chiedere “scusa cosa vuol dire questo? e quest’altro?” ripetendo a voce qualche parola ascoltata dagli anime.
La reazione era sempre la stessa: faccia perplessa e risposta standard “non lo so, dipende da come è scritto”.  La frustrazione era palpabile e allora non capivo, ma qualche giorno fa mi sono trovata a rispondere allo stesso modo a un amico: “Non lo so, bisogna capire com’è scritto“.
Mi sono fermata un istante a sorridere e poi gli ho spiegato perchè rispondiamo a questo modo, ecco qui.

La lingua giapponese si basa su concetti e parole che spesso vengono pronunciate alla stessa maniera ma che differiscono nel significato e nel modo in cui si scrivono, in kanji. I kanji sono caratteri presi in prestito dalla lingua cinese che apparvero in giappone all’incirca nell’ottavo secolo e ognuno di questi pittogrammi indicano un concetto. Mentre le lingue che si basano su un alfabeto fonetico come la nostra possono essere lette anche senza capire cosa si legge poichè basta sapere come si pronuncia l’alfabeto, dei kanji bisogna conoscere la pronuncia. Similarmente non basta pronunciare una parola, bisogna conoscere il kanji a cui è legata per saperne il significato, oppure ottenere un po’ di contesto per capire a cosa si riferisce.

髪  vuol dire capelli, si pronuncia kami. Vi ricorda qualcosa? Il fonema Kami ha infatti due famosissimi altri significati infatti, vuol dire Dio/Dei col kanji 神 oppure carta col kanji 紙.

Capite ora come risulta difficile per un giapponese aiutarvi quando arrivate e gli chiedete “Scusa cosa vuol dire Kami?”

La seconda cosa che ho imparato è che ho sempre pronunciato male la parola sensei 先生 (maestro).
In realtà si pronuncia sensee con due e, così come arigatou ありがとう si pronuncia arigatoo con due o. Questo accade perchè quando si scrive una parola con una vocale lunga in hiragana le doppie si raddoppiano in questo modo: a,i,u sono normali e diventano aa ii uu; la e si raddoppia aggiungendo una i (diventa quindi ei); la o si raddoppia con la u e diventa quindi ou. Arigatou. Ma si legge arigatoo poichè è una oo, o lunga. Da quanto tempo dite senseI con la i? E’ arrivato il momento di cambiare. 🙂

La terza cosa che ho capito studiando giapponese è che poichè la lingua nipponica si basa su un alfabeto sillabico è molto difficile per i giapponesi pronunciare le lingue straniere come la nostra dove abbiamo diverse parole formate da tante consonanti vicine, sebbene ad esempio sia molto facile per loro imparare a pronunciare l’italiano rispetto all’inglese perchè le vocali le pronunciamo allo stesso modo.

I suoni che formano le parole giapponesi sono o vocalici oppure formati da una consonante e una vocale insieme, l’unico suono consonantico è la n – ん.
Cosa comporta? Che non esistono in giapponese parole che non abbiano una vocale dopo una consonante (a meno che non sia una N) e che pronunciare un nome straniero come Silvia o Sergio è un impresa, percui si aggiunge una U perchè il suono R da solo non esiste. Quindi se vi chiamate così vi sentirete appellare con Siruvia o Serugio, dove anche la R viene pronunciata come una via di mezzo tra R e L, ma questa è un’altra storia 🙂

E voi, quali cose avete imparato studiando giapponese che vi hanno fatto esclamare AH! Ma allora è così?

3 cose che ho imparato studiando giapponese ultima modifica: 2017-02-24T15:29:05+01:00 da Chiara-san
Chiara-san
Chiara-sanhttp://www.foodandcrafts.it
Ama il Giappone in tutte le sue forme, quando non programma siti web, cucina, legge e cuce cosplay. Parla del Giappone anche mentre dorme.

5 Commenti

  1. Brava Chiara-san, ottimo articolo. Di giapponese al momento ne mastico ben poco anche se nella mia vita di quasi 50enne di “prodotti” giapponesi ne ho masticati a iosa: libri, fumetti, cartoni, modellini etc.

    Comunque le cose stanno per cambiare: mancano due settimane al mio primo viaggio in Giappone. Mai dire mai!!!

    Cordialmente
    Gianluca

  2. Grazie Gianluca!
    In bocca al lupo per il tuo viaggio in giappone! Stai per vivere quello che probabilmente è il sogno piu’ bello della tua vita, almeno per me lo è stato! 😀
    Se hai bisogno qualche consiglio per il viaggio fai un fischio!
    Ciao!
    Chiara

  3. Ciao Chiara,
    siamo tornati da pochi giorni. Il Giappone è decisamente stupendo e noi ci siamo capitati nel bel mezzo dell’hanami. Un’esperienza indimenticabile, un sogno diventato finalmente realtà!
    La cosa “brutta” è che ci ha lasciato addosso la voglia di tornarci immediatamente e purtroppo, almeno per un pò, non sarà possibile…. 🙁
    Ciao
    Gianluca

  4. Ciao Gianluca,
    bentornati e benvenuti nel club della nostalgia del Giappone! 😀
    Sono contenta che sia stato un bel viaggio, anche se diciamocelo, difficilmente il Giappone delude!!

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