Suminagashi è l’Arte Giapponese degli inchiostri fluttuanti, antica di oltre mille anni si diffonde come tecnica per decorare la carta tramite l’inchiostro (sumi) che fluttua (nagashi) galleggiando sull’acqua. L’inchiostro viene trasportato dall’acqua in modi sempre diversi in relazione al momento e allo stato d’animo dell’artista, è l ‘artista stesso il primo a meravigliarsi del proprio disegno, come se una mano dall’alto l’avesse guidato a tracciare forme a lui sconosciute.
La magia di questo procedimento ha affascinato anche i monaci Zen che hanno fatto del Suminagashi una tecnica di meditazione attiva, attraverso i disegni fluttuanti sull’acqua si raggiunge infatti un completo stato di rilassamento e di benessere nella semplice gestualità manuale e nella inaspettata abilità artistica.
Con alcuni fogli di suminagashi sarà data ad ogni patecipante la possibilità di creare un quadernino con la tecnica della rilegatura giapponese.
La rilegatura giapponese è molto diversa da quella occidentale, in quanto i fogli sono singoli e non ripiegati su se stessi, uniti insieme da un unica cucitura. E’ un modo affascinante per unire pensieri ed emozioni.
5 Maggio 2019 alle 10.30 e alle 16.20 presso l’area workshop del Koinobori
Anna Saccone
Anna Severina Saccone si diploma al Liceo Artistico di Brera, in quanto l’arte è sempre stato il suo canale principale per esprimersi, inizia dalla maturità a lavorare come educatrice, lavoro che non interromperà mai in questi anni. Nel mentre si laurea in Scienze Umanistiche Per la Comunicazione presso l’Università Statale di Milano ed inizia a fare le prime esperienze come grafica e web designer, ma non prova la stessa soddisfazione che prova lavorando con l’arte e le persone. Inizia a creare laboratori per bambini e ragazzi, con disabilità e non lavorando sull’integrazione, collaborando con scuole ed associazioni. Nel 2013 si iscrive al biennio di Terapeutica dell’Arte presso l’Accademia di Brera, dove ha la possibilità di approfondire il lavoro corporeo andando ad indagare la relazione tra corpo, movimento, emozione e segno partecipando a diversi workshop come “Spazio plastico “A” e corpi luminosi in movimento” tenuto dal Professor Jesus Marin o il workshop legato all’espressione corporea tenuto da Rosita Mariani, ed a numerose performance e laboratori tenuti in differenti realtà come ad esempio: l’Ente Nazionale Sordi (performance “Segni – nel tuo corpo le parole”), Casa di Reclusione di Bollate (performance”Emozioni in Movimento”), la Performance”Gesti d’amore” nata dal laboratorio tenuto da Valentina Camito, ispirata al worksop da lei frequentato tenuto da Cristiana Morganti, allieva di Pina Bausch. A partire da queste esperienze nasce il progetto di tesi Touch Technology – la linea tra corpo, emozione e comunicazione digitale, un corso di formazione per insegnanti ed educatori all’uso delle nuove tecnologie in ambito didattico ottenendo la valutazione di 110 e lode.