L’Imperatore Jinmu (神武天皇, il suo nome significa letteralmente “forza divina” o “dio guerriero”), discendente diretto di Amaterasu (天照), è stato il primo Imperatore leggendario della storia giapponese. Secondo quanto riportato dal Kojiki (古事記, il più antico documento letterario sulla storia del Giappone, 712 d.C.), Jinmu nacque il 13 febbraio del 711 a.C. e morì il 9 aprile del 585 a.C. – altre interpretazioni del Kojiki fissano il giorno della morte all’11 marzo. Il libro racconta la sua avanzata dal Kyūshū fino all’insediamento nella pianura di Yamato. Oltre al Kojiki anche il Nihon Shoki (日本書紀, un altro documento storico giapponese, 720 d.C.) parla di Jinmu e colloca il suo regno tra il 660 e il 585 a.C. Entrambi i documenti riportano il suo nome completo: Kamu-yamato Iware-biko no mikoto (神倭伊波礼毘古命).
ORIGINI DI JINMU – Dal Kojiki e dal Nihon Shoki si evincono le origini dirette di Jinmu e una linea imperiale ininterrotta, alla quale si attribuisce origine divina. Un pronipote di Amaterasu, Ninigi (瓊瓊杵), fu inviato da quest’ultima sulla Terra, con lui quelle che ancora oggi vengono considerate le tre insegne del potere imperiale: lo specchio, la spada, e il gioiello. Jinmu, discendente diretto di Ninigi, sbarcò sull’ìsola di Hondo (本土), l’attuale Honshū (本州), l’11 febbraio del 660 a.C.. Tale data viene oggi considerata festa nazionale, anniversario della fondazione del Giappone.
JINMU IMPERATORE – Originario della parte meridionale del Kyūshū, Jinmu fu costretto a varie migrazioni dopo alcune sconfitte in battaglie con altri clan. Sotto la guida e la protezione di Yagatarasu (八咫烏), un corvo a tre zampe di proprietà diretta di Amaterasu, arrivò nella provincia di Yamato (l’attuale Prefettura di Nara) dove riuscì a imporre il suo potere e a salire sul trono del Giappone. Quello che avvenne dopo è immerso nella leggenda. Secondo i due documenti storici l’Imperatore morì nel 585 a.C., alla veneranda età di 126 anni. Il sito tradizionale della sua tomba è il Tempio Kashihara (橿原神宮, Kashihara Jingu), nella prefettura di Nara.